COME DIFENDERSI DAL CORONAVIRUS CON IL CIBO! (1° Parte)
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In questo periodo di grande preoccupazione per il diffondersi del Coronavirus, oltre a mettere in pratica tutti le importanti misure di contenimento proposte dalle Autorità, dobbiamo comunque chiederci se e cosa possiamo fare in più nella nostra quotidianità. Ebbene sì: possiamo fare tanto per rendere la vita difficile a questo NEMICO DELLA SALUTE!
Non entro nel merito delle misure igieniche (abbondantemente proposte), quanto piuttosto mi voglio soffermare su tutte quelle misure che possono rafforzare il nostro sistema immunitario, rendendo la vita del virus molto più difficile. Con una alimentazione adeguata possiamo creare i presupposti per un sistema immunitario efficiente, che faccia del suo meglio per opporsi al Coronavirus. Vediamo più nel dettaglio.
Cominciamo con il bere.
Prime 4 regole:
- Idratarsi in modo corretto. Bere non meno di un litro e mezzo di acqua al giorno (meglio se sono due). Uno dei principali ruoli dell’acqua è proprio il ruolo di sostegno al sistema immunitario. Dovete pensare che l’acqua è un importante veicolo per le cellule, in quanto le sostanze nutritive e ossigeno vengono assorbite in quanto veicolate con acqua. Senza questo nutriente e livelli di ossigeno adeguati, il nostro sistema immunitario potrebbe andare incontro ad una minor efficienza. Inoltre, la linfa è una parte importante del nostro sistema immunitario e non può essere prodotta senza acqua. Quindi, bere molto e costantemente aiuta a mantenere i linfonodi sani. Uno dei principali ruoli della linfa è proprio quello di portare acqua e sostanze nutritive al sangue, in modo che poi vengano consegnati alle nostre cellule.
- Bere sporadicamente bevande alcoliche, ma sarebbe meglio astenersi completamente. Quando viene assunto tutti i giorni, l’alcol riduce le capacità dei globuli bianchi di circondare e distruggere batteri pericolosi. L’uso di alcolici, inoltre, interferisce con la produzione di citochine (sostanze fondamentali che vengono liberate in caso di infiammazioni), causandone una produzione in eccesso o in difetto. L’eccesso di citochine può danneggiare i tessuti, mentre la loro carenza apre la porta allo sviluppo di infezioni.
- Sostituire il caffè con il tè. I ricercatori della Harvard University hanno evidenziato che bevendo cinque tazze di tè nero al giorno, il nostro sistema immunitario quadruplicherà le sue forze grazie alla teanina, un aminoacido con proprietà psicoattive. L’ideale è comunque alternare tè nero (più efficace per rinforzare il sistema immunitario) e tè verde, molto attivo contro i radicali liberi, grazie alle catechine in esso contenute. Nel caso soffriate di ipertensione, riducete la quantità di tazze di tè a non più di 3.
- Bere un ginseng al giorno. Si tratta di una radice capace di rafforzare il sistema immunitario, migliorando le performance fisiche e mentali.
Poi passiamo a riposo notturno e sedentarietà.
Sedentarietà e inadeguato riposo notturno: studi scientifici hanno evidenziato che le persone sedentarie e quelle che dormono meno si ammalano più facilmente degli individui con una vita attiva e di coloro che dormono 7-8 ore per notte. Quindi è fondamentale dedicare almeno mezz’ora al giorno, tutti i giorni, ad una attività fisica moderata, non stressante, possibilmente all’aria aperta, come una passeggiata a passo svelto, senza interruzioni. Ricordate: il Coronavirus non è nell’aria. Potete tranquillamente passeggiare (possibilmente in zone verdi) evitando rigorosamente i contatti e la vicinanza con altre persone. Oppure, potete fare attività fisica in casa.
In più mettetevi nelle condizioni di migliorare il vostro riposo notturno. Se fate fatica ad addormentarvi, ricordate che conviene far passare almeno 2-3 ore dal termine della cena prima di andare a letto e sono fortemente consigliate cene leggere e non particolarmente elaborate. In più, consumate una tisana a base di melissa e biancospino, che può aiutarvi a tranquillizzarvi prima di andare a letto.
Arrivati a questo punto, bisogna ridurre al minimo le possibilità infiammatorie.
- ATTENZIONE A DUE DIFFERENTI TIPI DI FARMACI:
INIBITORI DI POMPA. Vengono utilizzati per combattere l’acidità gastrica e sono farmaci molto ben tollerati, anche se negli ultimi anni il loro profilo di sicurezza è stato messo in discussione da studi epidemiologici che collegano l’uso cronico degli inibitori di pompa protonica a reazioni avverse significative. Per la maggior parte di queste, esiste una spiegazione biologicamente plausibile, che rimanda a delle modificazioni dell’assorbimento di vitamine e dei micronutrienti e alla riduzione dell’effetto protettivo antibatterico, dovuti alla soppressione dell’acidità gastrica. Questi farmaci quindi non abbassano direttamente le difese immunitarie, ma, diminuendo l’assorbimento di nutrienti importantissimi, possono causarla come conseguenza secondaria. L’ideale è avere un’alimentazione che irriti il meno possibile la mucosa gastrica, in modo da ricorrere solo occasionalmente a questi farmaci.
ANTIBIOTICI. Utilizzare gli antibiotici solo se strettamente necessario. A livello intestinale il corpo umano ospita batteri particolari, con cui stabilisce un rapporto di simbiosi: in cambio dell’ospitalità offerta dall’intestino, questi batteri – che nel loro insieme sono detti flora batterica – garantiscono vari servigi, tra cui: smorzare la proliferazione di quei microrganismi potenzialmente patogeni presenti di norma in alcuni distretti dell’organismo (es: Candida Albicans) e modulare il sistema immunitario intestinale. L’uso smodato degli antibiotici può impoverire la flora batterica, la quale, a quel punto, non è più in grado di adempiere alle proprie funzioni. Da ciò ne consegue che i microrganismi potenzialmente patogeni come Candida albicans possono prendere il sopravvento e proliferare, e le difese immunitarie proprie dell’intestino perdere di efficacia. L’uso di antibiotici va adottato solo quando prescritto dal proprio medico. Mai pensare di utilizzare simili farmaci secondo la propria opinione!
- RIDURRE ZUCCHERO – PRODOTTI INDUSTRIALI – DOLCIFICANTI – GRASSI TRANS – CARBOIDRATI RAFFINATI. Capisco che alla fine torniamo sempre allo stesso punto. Purtroppo (dico purtroppo perché ci sono tante persone che adorano questi tipi di cibi) le tipologie di alimenti che vi ho elencato stimolano enormemente i processi infiammatori secondo diversi meccanismi:
- 1) lo stimolo di eccessive risposte insulinemiche e di conseguenza l’aumento, proprio tramite l’eccesso di insulina, della predisposizione ai fenomeni infiammatori. 2) l’alterazione della flora intestinale batterica, che è la più importante barriera che abbiamo nei confronti degli agenti estranei. Ci sono ormai infinite evidenze che ci dicono che questi tanto bistrattati batteri intestinali hanno l’importantissima funzione di modulare la risposta immunitaria. Maltrattare questi batteri significa inevitabilmente predisporre l’organismo ad essere maggiormente sensibile a fenomeni infettivi e infiammatori. Ridurre quindi l’ingestione di quelle tipologie di cibo che vi ho elencato permette di RIDURRE AL MINIMO I PICCHI GLICEMICI E INSULINEMICI e di EVITARE DI AVVELENARE LA NOSTRA FLORA INTESTINALE BATTERICA. Vi prego di non sottovalutare l’utilizzo di dolcificanti: crediamo che la strategia migliore per difenderci dallo zucchero sia quello di utilizzare i dolcificanti, ma è un errore grossissimo. Appena terminato il piccolo ciclo dei 2 articoli riguardo l’emergenza Coronavirus, vi sotto porrò anche alcune specifiche riflessioni sul consumo dei dolcificanti ipocalorici.
Seguite per una settimana queste indicazioni e poi rispondete al questionario.
La prossima settimana entreremo più nel dettaglio e parleremo di:
- Gli alimenti che rafforzano il sistema immunitario
- La giornata alimentare “tipo”.
Un organismo pienamente efficiente dovrebbe avere un punteggio dal 10 in su. In ogni caso anche persone che, per colpa di malattie, partono da punteggi bassi di efficienza, possono, con le adeguate misure comportamentali migliorare il loro stato. Alla prossima settimana!